Situata a metà strada fra l’India e la Cina, la Malesia è da sempre una società multirazziale, nella quale convivono culture e religioni differenti.
Formata da due paesi divisi dal Mar Cinese Meridionale, ha da una parte la Malesia peninsulare, più tecnologica e proiettata al futuro, con la capitale Kuala Lumpur e la penisola di Malacca, e dall’altra il versante settentrionale del Borneo, più selvaggio e rurale, che comprende il Sarawak e il Sabah, dove la natura regna sovrana con foreste primordiali, parchi nazionali e fiumi.
La maggior parte del suo territorio è ricoperto da una delle foreste pluviali più antiche del mondo, con una vegetazione davvero lussureggiante e animali che la contraddistinguono, come la tigre, uno dei simboli della Malesia, e il leopardo nero.
Kuala Lumpur è una città giovanile e molto vivace e la Malesia peninsulare ha bei parchi naturali da visitare, ma il vero gioiello del paese, a mio avviso, è il Borneo, interamente ricoperto da una giungla impenetrabile che racchiude uno dei complessi di grotte più grande al mondo, raggiungibile con un magnifico trekking nel mezzo alla foresta, da dove, al tramonto, migliaia di pipistrelli escono in enormi stormi creando uno scenario mozzafiato. Tantissimi sono i fiumi dove si può navigare con tradizionali piroghe alla ricerca degli Iban, antichi tagliatori di teste che vivono nelle caratteristiche longhouses, case lunghe in legno che poggiano su palafitte nel mezzo alla giungla, oppure alla ricerca di scimmie nasiche, di tigri, di serpenti e di tanti altri animali che si possono trovare lungo i corsi d’acqua interni. Inoltre il Borneo è la patria degli Urang Utan, i simpatici scimmioni che si possono facilmente incontrare nei centri di riabilitazione, sempre all’interno della giungla, dove vengono portati se malati o orfani.
Infine, ma non ultime, le tantissime isole tropicali con spiagge bianchissime e barriere coralline intatte, fra le più ricche e colorate al mondo, dove rilassarsi dopo i faticosi trekking nella foresta!