ITINERARIO DI VIAGGIO
1°GIORNO: ITALIA-CHENNAI
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto prescelto e volo per Chennai (MADRAS).
2°GIORNO: CHENNAI-PORT BLAIR- HAVELOCK
Arrivo a Chennai e proseguimento per Port Blair. Trasferimento in barca veloce ad Havelock Island (circa 1 ora e mezzo). Sistemazione in hotel. Giornata a disposizione per relax, pasti liberi, pernotto in hotel.
3°GIORNO: HAVELOCK (ISOLE ANDAMANE)
Soggiorno balneare sull’isola con trattamento di pernottamento e prima colazione. Le isole Andamane, lo stato più remoto dell’India, sono situate in mezzo al Golfo del Bengala. 1.000 km al largo della costa orientale. L’arcipelago è coperto da foreste tropicali colme di animali rari, e ricco di splendide barriere coralline, le cui acque costituiscono una delle più ricche e incontaminate riserve marine al mondo. Fra le 62 specie di mammiferi che popolano le Andamane, 32 sono presenti unicamente su queste isole e la metà delle 250 specie di uccelli, sono anch’essi endemici. Il gruppo è formato da circa 200 isole, più le 19 isole Nicobare, chiuse al turismo, 200 km più a sud ma raggruppate alle Andamane per motivi amministrativi. Havelock è l’isola più grande dell’arcipelago delle Ritchie e la più visitata. Le attività più praticate sono pesca, sub e snorkelling. Grazie ai bellissimi fondali e all’abbondante vita sottomarina, le Andamane sono fra le destinazioni più ambite dai subacquei di tutto il mondo e i centri sub di Havelock sono fra i meglio organizzati. La spiaggia Radhnagar, alias beach n. 7, è una splendida mezzaluna di sabbia bianchissima fiancheggiata da giganteschi alberi mowhar di una antica foresta. E’ pubblicizzata come la più bella spiaggia dell’India. In quanto zona di deposizione di uova per le tartarughe olivacee, la spiaggia è strettamente sorvegliata dal corpo forestale. L’unico resort vicino a Radhnagar è il Barefoot, e unico resort situato su questo lato dell’isola, dove si possono ammirare tramonti mozzafiato!
4°GIORNO: HAVELOCK-PORT BLAIR
Prima colazione in hotel e giornata dedicata ancora a relax. Pranzo libero. Nel pomeriggio partenza con barca veloce per Port Blair. Sistemazione in hotel. Tempo libero per visitare Port Blair, capoluogo delle Andamane, una cittadina verde, tranquilla e sorprendentemente cosmopolita; adagiata su colline coperte da una giungla in stile Jurassic Park e affacciata su un gruppo di baie dal mare azzurro intenso. Cena libera, pernottamento in hotel.
5°GIORNO: P.BLAIR-CHENNAI-KANCHIPURAM-COVELONG KM 160
Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto. Volo per Chennai. Incontro con la guida locale e breve visita della città, capoluogo del Tamil Nadu. Il Tamil Nadu è la regione più a sud del Paese, cuore dell’India dravidica (è il termine che indica la cultura del sud dell’India), uno dei pochi posti al mondo dove la cultura classica sta ancora sopravvivendo. Qui possiamo ascoltare uno dei linguaggi più antichi, possiamo ammirare un hindu con il tikka sulla fronte venerare un fuoco sacro, poi andare in ufficio a sviluppare nuove e raffinate tecnologie software! Essendo stata meno esposta alle influenze del nord, in questa regione le tre potenti dinastie che vi hanno regnato, i Chola, i Pallava e i Pandyan, poterono sviluppare, in un arco di oltre mille anni, le loro peculiari istituzioni politiche e religiose, che portarono ad una brillante fioritura culturale e alla costruzione di strabilianti templi, con gigantesche torri d’ingresso, sculture rupestri, palazzi nobiliari, e allo sviluppo della danza e della musica. Chennai, conosciuta come Madras, il vecchio nome inglese, torrida e caotica metropoli indiana sul Golfo del Bengala, famosa per gli spettacoli di danza e musica classica, è la quarta città per dimensioni, con circa 7 milioni di abitanti. Merita comunque una breve visita: visiteremo il Forte St. George, sul mare; la vecchia George Town, centro mercantile degli Inglesi; la cattedrale San Thome e il tempio Kapalishvara. Proseguimento per Kanchipuram, a circa 70 km, capitale dei re Pallava per 500 anni e ancora oggi uno dei sette centri più sacri dell’India. Visiteremo i suoi templi che riflettono in modo evidente l’importanza del suo ruolo politico: il Tempio Ekambareshvara, dedicato a Shiva, il più imponente, che si estende su 12 ettari e ha 2 imponenti gopura (torri piramidali di solito poste agli ingressi dei templi), alte 60 mt; il tempio Kailasanatha, il più antico della città e il più bell’esempio di architettura pallava dell’India meridionale; il tempio di Kamakshi Amman, uno dei tre più venerati in India tra quelli dedicati a Shakti, l’energia cosmica di Shiva, che prende forme femminili. Kanchipuram è chiamata “la città della seta” perché la sua più nota attività tradizionale è la produzione di sari in seta di ottima qualità. Al termine della visita sistemazione in hotel 40 km a sud di Chennai. Pasti liberi, pernottamento.
6°GIORNO: COVELONG-MAMALLAPURAM-COVELONG KM 18 a tratta
Prima colazione in hotel e visita di Mamallapuram, o Mahabalipuram, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grazie ai suoi splendidi resti archeologici e templi sulla sua bella spiaggia bianca. Fu importante porto marittimo e seconda capitale dei Pallava e oggi è una delle principali attrattive della regione. Il bellissimo tempio Shore, affacciato sulla spiaggia, è pura poesia scolpita nella roccia e rappresenta la massima espressione dell’architettura Pallava. Si tratta di una struttura piccola e armoniosa, che custodisce sculture di squisita fattura. Splendido il gruppo di monoliti chiamati i cinque carri dei Pandava (pancha Pandava ratha), cinque sculture ricavate da un singolo masso di roccia, che rappresentano templi in miniatura. L’architettura dei ratha è stata presa a modello per lo sviluppo dello stile architettonico del sud detto appunto dravida. Bellissime le sculture nelle varie grotte, e i bassorilievi, come la “penitenza di Arjuna”, n’esplosione di sculture dettagliate, di cui notevoli alcune riproduzioni di animali sul lato destro. Passeggiare per Mamallapuram è una meraviglia continua! Nel pomeriggio rientro in hotel e tempo a disposizione per relax sulla spiaggia o nel centro benessere. Pasti liberi, pernottamento in hotel.
7°GIORNO: COVELONG-PUDUCHERRY KM 124
Prima colazione in hotel e partenza verso sud, lungo la costa, dove visiteremo la curiosa cittadina di Auroville, il posto più new age di tutta l’India! Essa fu fondata nel 1968, su ispirazione della “Mere”(la madre), la viaggiatrice francese divenuta guru, che ereditò l’autorità spirituale di Aurobindo, dopo la sua morte. Insieme a Aurobindo, celebre guru, fondò, nel 1926, lo Sri Aurobindo Ashram di Puducherry, una sorta di eremo dove viene proposto una sintesi di yoga e scienza moderna, che oggi protegge le due tombe venerate come santuari. Auroville si basa su un concetto di comunità di persone di buona volontà, di ogni religione e nazionalità, che lavorano all’insegna dell’armonia, dell’amore e dell’unità umana. L’anima della cittadina, è il Matrimandir, una gigantesca palla da golf, con una sala interna in marmo bianco, dove è custodita la più grande sfera di cristallo al mondo (misura 70 cm di diametro), che rappresenta la qualità neutrale ma divina della luce e dello spazio. Diciamo che si può riuscire a respirare un’atmosfera molto mistica! Proseguiremo per Puducherry, o Pondicherry, ex colonia francese dall’atmosfera bohémienne contemporanee, vagamente new age, ma anche un po’ “vecchio mondo”. Passeggeremo per i vicoli del quartiere francese con l’Hotel de Ville, splendido palazzo coloniale ora municipio, l’imponente memoriale di Gandhi, Government Place, una vecchia piazza stile provenzale, il tempio Sri Manakula Vinayar, dedicato a Ganesh, alcune chiese cattoliche fra le quale il “sacro cuore”, una delle più belle, commissionata dai missionari francesi nel Settecento. Visiteremo il famoso e venerato Ashram di Sri Aurobindo e passeggeremo sul lungomare al tramonto. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.
8°GIORNO: PUDUCHERRY-CHIDAMBARAM-TANJAVUR KM 190
Prima colazione in hotel e partenza. Attraverseremo le piane del delta del fiume Kaveri, in una distesa infinita di verdi risaie, punteggiate di palme, di piccoli villaggi con capanne dal tetto di paglia e di bancarelle di commercianti. Questo imponente delta formava il cuore dell’impero Chola, che raggiunse il suo apogeo tra il IX e il XIII secolo. Come essi vollero, il visitatore è immediatamente colpito e messo in soggezione dai giganteschi templi che si trovano nella zona. La prima tappa sarà Chidambaram (69 km), capitale dei Chola dal 907 al 1310, uno dei siti sacri più venerati dell’India, con il suo maestoso tempio Sabhanayaka Nataraja, dove Shiva fu consacrato Signore della danza cosmica. Il complesso, che si estende su circa 22 ettari, è circondato da alte mura e ha 4 enormi gopura decorati con sculture dravidiche. L’ingresso principale illustra le 108 posizioni sacre della danza classica Tamil. L’edificio più grande è il Raja Sabha, noto come “sala dalle mille colonne”: la tradizione vuole che ci siano solo 999 vere colonne perché la millesima è una gamba di Shiva. Proseguiremo per Gangaikondacholapuram, 48 km da Chidambaram, per una la visita del magnifico tempio di Brihadishwara, che domina il panorama del piccolo villaggio, con colonne riccamente decorate da sculture in miniatura che molti ritengono di qualità superiore a quelle della struttura gemella di Tanjavur. Proseguiremo per altri 32 km per Kumbakonam. Decine di gopuram dai colori vivaci si elevano verso il cielo dai 18 templi di Kumbakonam, la maggior parte dei quali dedicati a Shiva o Vishnu. Anch’essa antica capitale dei Chola, è il più importante centro dei commerci della regione del Thanjavur, e il suo bazaar principale è particolarmente famoso per l’alta qualità della sua bigiotteria. Visiteremo il tempio di Kumbareshwara, raggiungibile attraverso un mercato coperto che vende un immenso assortimento di pentole, specialità locale; il tempio Nageshwara Swami Shiva, che contiene le più raffinate sculture chola in pietra rimaste nella regione; la vasca sacra più famosa e venerata della città: la Mahamakham. Successivamente visiteremo il Tempio di Airavateshwara a Darasuram, circa 4 km a sud di Kumbakonam, altro splendido esempio dell’architettura chola del XII secolo. Infine, se avremo tempo, sarà interessante la visita alle officine dei fonditori di bronzo di Swamimalai (a 5 km), che usano ancora la tecnica a “cera persa” che usavano i Chola per produrre le effigi dei templi più richieste di tutto il Paese. Interessante vedere gli sthapathi al lavoro mentre modellano gli originali in cera d’api e rompono gli stampi per estrarre il lavoro finito, che viene esportato nel mondo. Proseguimento per Tanjavur, ancora 34 km, e sistemazione in hotel. Pernottamento.
9°GIORNO: TANJAVUR-TIRUCHIRAPPALLY-KADIAPATTI KM 131
Prima colazione e visita di Tanjavur, o Tanjore, scelta, fra il IX e XIII secolo, come capitale del loro esteso impero da quasi tutti i re Chola. Purtroppo non è rimasto nessuno dei loro monumentali palazzi, ma si può ancora ammirare la bellezza dei suoi 90 templi. Qui ci sono le fondamenta di una delle nazioni più interessanti della storia dravidica, uno dei pochi regni che diffusero l’induismo oltre le acque che circondano l’India, alle Maldive, Sri Lanka, Giava, fino al Mekong. Visiteremo il Brihadishwara Temple, patrimonio dell’Unesco, gloria suprema dell’architettura sacra dell’epoca Chola, un luogo di grande fascino soprattutto con la luce del tramonto e dell’alba. Fu commissionato nel 1.010 da Raja Raja (re dei re), un amatissimo sovrano così organizzato da fare incidere, sul muro del tempio, i nomi e gli indirizzi di tutti i danzatori, musici, barbieri e poeti che lo organizzavano. Vi erano impiegate non meno di 400 danzatrici devadasi (sposate alle divinità), e a ciascuna era stata data una casa. A differenza della maggior parte dei templi del sud, nei quali i gopuram sono le torri più alte, qui il complesso è dominato dal vimana (torre centrale), di 13 piani, alto 66 metri. Maestoso, elegante, ricchissimo di raffigurazioni simboliche, un effluvio di lingam, santuari, scaloni, iscrizioni, sale e statue… Molto affascinante anche il Palazzo Reale di Tanjavur, anche se molto decadente, con i suoi passaggi ombrosi, archi elaborati, facciate decorate da pitture murali ingentilite da colonne, corridoi, sale, cortili. Interessante la Galleria d’Arte che contiene una splendida collezione dei bronzi Chola, famosi nel mondo. Nel pomeriggio partiremo per la visita di Tiruchirapalli, detta Trichy, 58 km da Tanjavur, dominata dal Rock Fort, costruito su imponenti rocce color sabbia, a oltre 80 mt di altezza, dal quale si ha una splendida vista sulla cittadina e sui templi della zona, i cui gopura svettano da un mare di palme. Il Tempio Sry Ranganathaswamy, a Srirangam 6 km a nord di Trichy, costruito sull’isola di un affluente del fiume Kaveri, si estende su 60 ettari e forse è davvero il più grande del paese e lascia senza fiato anche chi ne ha abbastanza di visitare templi! Più che un tempio, sembra una città fortificata: per arrivare al santuario interno, dedicato a Vishnu dormiente, ricco di bellissime sculture e statue, bisogna attraversare 7 gopuram (il più alto è 73 mt), 4 cerchie murarie, i cortili dei mendicanti, dei mercanti e dei brahmini, le piazze dei deva (angeli) e delle divinità minori. Molto belle le numerose chiese britanniche disseminate intorno a Trichy, fra cui Nostra signora di Lourdes, dalle guglie neogotiche, pesantemente decorata in stile franco-cattolico. Proseguimento per il piccolo paese di Ramachandrapuram, frazione di Kadiapatti, nella provincia di Pudukkottai. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.
10°GIORNO: AREA CHETTINAD
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita di questa area, detta Chettinad, un distretto del Tamil Nadu molto particolare: la terra dei leggendari Chettiar, genìa di geniali mercanti che qui costruirono le loro splendide magioni. Il centro principale di questo grappolo di 75 villaggi superstiti fra i 96 originari, è Karaikudi, una cittadina di provincia che dà, a prima vista, la falsa impressione di essere il solito villaggio tipico, ma le sue strade polverose portano inaspettatamente verso bellissimi giardini, che sono certamente i più curati della regione e dimostrano come le evidenti avversità di questa zona arida, siano state combattute con l’immaginazione, la cura e la volontà. La tradizione culturale del Chettinad, non ha eguali in India: il legno è lavorato negli stupefacenti portali che mostrano abilità e gusto straordinari, l’arte orafa è sublime, l’ospitalità è leggendaria, le tessiture locali aggiungono al luogo splendidi colori, magioni spettacolari e bellissimi templi si ergono qui come miraggi, la cucina tradizionale è inarrivabile: quanto di meglio possa offrire l’India del sud. Si tratta di un’eredità complessa, che sta affrontando il suo declino, ma che riflette in toto le caratteristiche della comunità che lega il suo nome a questa terra: i Chettiars. Durante l’XI e il XII secolo, i Chettiars seguirono le rotte marittime dell’impero dei Chola e poi Pandaya: il commercio del sale, seta, spezie, legnami pregiati e gemme preziose, prosperò. Le loro iniziative imprenditoriali fecero della loro genìa la classe dirigente mercantile dell’India del Sud. Sembra che circa 200 anni fa, non si sa bene perché (una storia racconta che fuggivano da una catastrofe naturale, forse uno tsunami che aveva devastato le loro case sulla costa), si inoltrarono in questa landa desolata e chiesero al locale sovrano di trasferirsi in quest’area, dove nessuno voleva vivere. Egli fu lieto di acconsentire ad una tanto assurda richiesta, anche perché: chi avrebbe osato negare qualcosa alla più grande casta di banchieri e commercianti dell’India del Sud? I Chettiars arrivarono, costruirono le loro prime residenze e sistemarono interessi e famiglie. Divennero così i signori del luogo e le loro magioni vennero indicate come fortezze terriere. Fondarono filiali commerciali a Ceylon, Malaysia, Indonesia, Vietnam e Singapore, le loro case divennero vere mansioni signorili, con materiali da costruzione e arredamenti preziosi che arrivavano da tutto il mondo: tek birmano, ceramiche cinesi, cristalli tedeschi, marmi italiani, graniti del Rajasthan. Ma i cambiamenti politici di quelle regioni portarono col tempo ad un rovescio di fortuna, e ingentissimi investimenti andarono perduti, tanto che i Chettiars iniziarono a tornare a casa coperti di debiti, e dovettero svendere molte loro proprietà. Ma se la maggior parte di questa comunità vive oggi nell’ombra di un passato perduto, un’altra parte si è reinventata un futuro nel campo delle nuove tecnologie. Tutti hanno comunque lasciato qui traccia di un patrimonio unico, molto anche in stato di degrado, ma che ancora offre una tale bellezza da far sentire ogni visitatore curioso e esploratore. Rientro in hotel. Pasti liberi, pernottamento.
11°GIORNO: KADIAPATTI-MADURAI KM 93
Prima colazione e partenza per Madurai, poco meno di 2 ore di percorso. Se Chennai è il cuore del Tamil Nadu, Madurai ne è l’anima! Essa è una città tamil, con profonde radici tamil, una delle città più antiche dell’India. E’ stata capitale dell’impero Pandya per almeno mille anni. La città vecchia ha mantenuto quasi inalterato il suo aspetto, con una serie di piazze disposte concentricamente intorno al massiccio tempio di Minakshi. La città moderna invece è una metropoli che si caratterizza per il traffico caotico, per i profumi di spezie e di buon cibo, ma anche di benzina e smog! Visita del palazzo Tirumalai Nayak , in stile indo-saraceno, capolavoro di architettura Nayak, purtroppo oggi parte in rovina, ma ancora sufficientemente ricco e maestoso. Nel pomeriggio visita del tempio Sri Meenakshi, dimora di Meenakshi Amman, la dea con tre seni e occhi di pesce, considerato la massima espressione dell’architettura sacra Nayak , tanto vitale per il patrimonio architettonico del sud, quanto lo è il Taj Mahal per l’India del Nord. Più che un tempio, è un complesso di 6 ettari, delimitato da 12 gopuram, tutti ornati da una profusione di sculture raffiguranti dèi, dee. demoni e eroi. Ma al di sopra dell’architettura, la cosa più affascinante è la vita di questo tempio, che fa venire il desiderio ai visitatori, di tornarci in diversi momenti del giorno. Che sia l’interminabile susseguirsi di cerimonie di puja (preghiere), la musica dolce di sottofondo, i matrimoni, i giovani bramini che fanno formazione, il protrarsi degli innumerevoli devoti, le ricche bancarelle all’entrata, una processione per una ricorrenza……c’è sempre qualcosa che sta succedendo e che fa di questo tempio uno dei luoghi più avvincenti del Tamil Nadu. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernotto.
12°GIORNO: MADURAI- RISERVA DI PERIYAR KM 150
Prima colazione in hotel e partenza. Oggi lasceremo il Tamil Nadu alla volta del Kerala. Nelle circa 4 ore di tragitto, attraverseremo la catena montuosa di origine vulcanica dei Ghati Occidentali, che raggiunge un’altezza massima di oltre 2.500 mt. La grande quantità di piogge che cade qui ogni anno fra giugno e ottobre, consente un’incredibile biodiversità: qui si trova un terzo di tutte le specie di piante fiorite dell’India, e il sottobosco ospita la più grande varietà di vita animale di tutto il subcontinente. Il cielo azzurro intenso, le brezze che profumano di pino, i fiori di campo che esplodono in macchie color porpora e oro, e il fresco rifugio dal caldo torrido delle pianure, hanno fatto di queste montagne, i luoghi di villeggiatura favoriti dagli Inglesi. Il Kerala, una fascia di fitta vegetazione stretta tra il Mar Arabico e i Ghati Occidentali coperti di foreste, è uno degli stati più belli e più prosperi dell’India. Qui ci lasciamo alle spalle gran parte della storia e architettura, ma, allo stupore per le cattedrali induiste visitate, si sostituisce la piacevolezza della visione di una natura lussureggiante, la rilassatezza di un ritmo di vita rallentato, l’emozione per l’incontro di animali allo stato selvaggio, il relax dei trattamenti ayurvedici. Arrivo nella riserva di Periyar e sistemazione in hotel all’interno del parco. Pranzo in hotel. Nel pomeriggio faremo una rilassante escursione in barca sul lago per esplorare la riserva. Una delle più grandi e visitate riserve naturali di tutta l’India, Periyar, occupa 777 kmq. Al suo interno si trova un lago artificiale di 26 kmq creato dagli Inglesi nel 1.895 per rifornire d’acqua le zone aride del Tamil Nadu. Si trova ad un’altitudine dai 900 ai 1.800 mt ed è quindi relativamente fresca. La famiglia reale dei Travancore, per preservare i terreni di caccia, la dichiarò riserva forestale e costruì il palazzo sula lago per accogliere i propri ospiti nel 1.899, quello che oggi è il Lake Palace hotel. Fu poi promossa riserva naturale nel 1.933 ed entrò a far parte del progetto di protezione delle tigri. Qui vivono bisonti, sambar, cinghiali, langur, oltre 1.000 elefanti, leopardi circa una cinquantina di tigri (molto rare da avvistare) e oltre 250 specie di uccelli. Rientro in hotel in tempo per godersi il tramonto sul lago in compagnia degli elefanti che vengono ad abbeverarsi e a giocare con il fango. Cena in hotel e pernottamento.
13°GIORNO: PERIYAR
Soggiorno in hotel con trattamento di pensione completa. Possibilità di effettuare dei percorsi di trekking di vari livelli, fino al Tiger Trail, per i più esperti,
gite in barca, escursioni a dorso di elefante, o semplicemente di rilassarsi nel piccolo centro ayurveda dell’hotel. Godiamoci un altro splendido tramonto prima della cena. Pernottamento in hotel.
14°GIORNO: PERIYAR-KUMARAKOM KM 120
Prima colazione e partenza. Attraverseremo verdi piantagioni di tè e di gomma, poi Kottayam, città di commercio di spezie, gomma e tè, fino a Kumarakom, un posto incredibilmente tranquillo sulle sponde del lago Vembanad, nel mezzo di un fitto reticolo di corsi d’acqua dalla lussureggiante vegetazione tropicale. Famosa la sua riserva ornitologica, fantastica da visitare fra Novembre e Marzo, quando si possono ammirare molti uccelli migratori, qualcuno dei quali arriva fino alla Siberia. Sistemazione in hotel. Siamo nelle famose backwaters del Kerala (corsi d’acqua interni), dove i tramonti sono da fiaba e nella terra dell’ayurveda, antica e complessa, misteriosa e accattivante, forma di “medicina alternativa”, praticata da oltre duemila anni. I suoi princìpi si basano sul fatto che la vita sotto ogni forma, e il mondo, nella sua interezza, abbia un proprio, intimo equilibrio. Il ritorno a questo stato di equilibrio corpo-mente, si ottiene mediante purificazione interna e massaggi. Erbe e oli, qui prodotti in grande quantità, sono gli strumenti per raggiungere, o avvicinarsi allo scopo. Giornata a disposizione per godere di questo splendido posto e delle cure del corpo e della mente, oppure per visitare la riserva ornitologica e i suoi dintorni. Pasti liberi, pernottamento in hotel.
15°GIORNO: KUMARAKOM-ALAPPUZHA
Prima colazione in hotel. Oggi ci imbarcheremo su una “kettu vallam”, antiche imbarcazioni usate per la navigazione nelle backwaters e il trasporto del riso, oggi trasformate in houseboats per i turisti. Costruite in legno scuro, con foglie di palme e fibra di cocco, sono lussuose e hanno aria condizionata (almeno quelle dove staremo noi), cuscini in seta sulle coperte in teak. Hanno 1/2 camere con bagno. La navigazione sulle backwaters del Kerala, è una delle esperienze più memorabili in India. Questa regione, detta Kuttanad, si estende per 75 Km stretta fra il mare e le montagne, in uno stupefacente labirinto di corsi d’acqua scintillanti, composto da laghi, lagune, canali, fiumi e ruscelli, circondato da una fitta vegetazione con aperte risaie dal verde brillante. Tra gli alberi si scorgono case, fattorie, chiese, moschee e templi. Le famiglie vivono in minuscoli appezzamenti, un piccolo cortile e la barca. Si lavano e fanno il bucato direttamente sulla riva. Martin pescatori, pappagalli, aquile pescatrici, e cormorani ci accompagneranno durante questa bellissima giornata di navigazione e relax in questo paradiso nascosto. Pensione completa e pernottamento sulle houseboats.
16°GIORNO: ALAPPUZHA-KOCHI KM 55
Prima colazione sulla barca, sbarco a Alappuzha, o Alleppey, e proseguimento per Kochi, o Cochin. La veneranda città di Kochi, è la principale meta turistica del Kerala, estesa su isole e promontori, in una straordinaria posizione fra il Mar Arabico e i corsi d’acqua interni. I suoi principali quartieri sono collegati da un capillare sistema di traghetti e da ponti. Fu fondata nel 1.341 come attracco principale della costa del Malabar, nel 1.405 la famiglia reale vi si stabilì e la città cominciò ad espandersi. L’interesse degli europei iniziò all’inizio del XVI secolo con i Portoghesi, seguito dagli Olandesi e dai Britannici. Tutto questo si rispecchia nella mescolanza di stili architettonici., e fa di Kochi, un omaggio vivente al suo passato coloniale. Visiteremo Fort Cochin, un intreccio di vecchie stradine al limite della penisola, che terminano di fronte alle fotogeniche reti da pesca cinesi, simili a enormi ragnatele, emblema non ufficiale delle backwaters. La chiesa St. Francis, eretta nel 1.503 dai frati francescani portoghesi, la cattolica Basilica Santa Cruz, il Dutch Cemetery, il Mattancherry Palace, costruito dai Portoghesi e dato in dono ai Raja di Cochin, con i suoi splendidi dipinti murali hindu, tra i più bell’esempi della scuola di pittura del Kerala. Sistemazione in hotel. Pasti liberi, pernottamento.
17°GIORNO: KOCHI-CHENNAI
Prima colazione in hotel. Giornata libera per visitare la città, curiosando nelle numerose gallerie d’arte e i nei suoi famosi negozi di antiquariato e per gli ultimi acquisti di souvenirs di questo bellissimo viaggio. In serata trasferimento in aeroporto e partenza per Chennai.
18°GIORNO: CHENNAI-ITALIA
Proseguimento per l’aeroporto di partenza.