Tecnologico, all’avanguardia e al centro della modernità, il Giappone ha comunque mantenute intatte le antiche tradizioni come pochi paesi sono riusciti a fare. Mentre i treni proiettile sfrecciano ad una delle velocità più alte al mondo e le città si sono trasformate in metropoli, gli antichi villaggi e quartieri sono preservati con una tutela severa e quasi maniacale. I ryokan riescono a far vivere, a chiunque li voglia provare, vere esperienze dell’antica tradizione giapponese che tanto ha affascinato e ancora affascina il mondo, con i caldi onsen, i tatami al posto dei letti, dove si dorme meglio di quanto si pensi, il suggerimento di indossare kimono e yukata e la tipica cucina kaseiki dalle piccole e numerose portate in porcellane preziose ed eleganti coreografie. Le antiche okiya, dove le geishe vivevano e studiavano la loro arte con armonica diligenza, si sono trasformate in ristoranti e case da tè mantenendone intatto il fascino e l’eleganza, e i giardini per i quali il Giappone è famoso, sono ancora perfettamente integrati nella cultura contemporanea che si evolve ma non dimentica le proprie origini.
Le luci colorate di Tokyo, con interi quartieri dedicati all’elettronica, ai cartoons e allo shopping, con spettacoli e locali sempre più improbabili e dove il sushi è sempre più fresco e il ramen sempre più buono; la storica Kyoto, con bei quartieri antichi e splendidi templi, dove la preziosa carne Kobe non teme rivali; la Kanazawa dei Samurai, l’antica Nakasendo che collega i villaggi più belli, la triste Hiroshima che non dimentica, la misteriosa Miyajima che custodisce il Torj più famoso, i fiabeschi castelli in legno che rievocano leggende imperiali, la foresta di bamboo di Arashiyama, dove la magia aleggia potente…….tutto è moderno e tutto è antico: un contrasto sempre più evidente, ma meravigliosamente armonico.