ITINERARIO DI VIAGGIO
1°GIORNO: ITALIA-NAIROBI
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto prestabilito e partenza per Nairobi. Pasti a bordo. Arrivo a Nairobi, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel Boulevard.
2°GIORNO: NAIROBI-SAMBURU
Prima colazione in hotel e inizio del bellissimo percorso verso la riserva di Samburu, nel Kenya settentrionale, durante il quale attraverseremo la linea dell’Equatore. Passeremo i monti Aberdare e gireremo intorno al Mount Kenya, la seconda vetta più alta dell’Africa, un vulcano estinto, dimora di Ngai, il dio dei kikuyu. Il Kenya settentrionale si estende per migliaia di chilometri quadrati fino ai confini con il Sudan, Etiopia e Somalia. Remoto, poco popolato e in gran parte sconosciuto agli stranieri, è una delle ultime, grandi regioni selvagge d’Africa: un deserto di brulle distese di arbusti e rocce, interrotto solo dall’enorme lago Turkana. Entrare in questa terra è come abbandonare il XXI secolo: un vero paradiso per gli esploratori, e le tribù che ci vivono sono fra le più affascinanti del mondo. Le etnie dominanti sono i samburu, i turkana e i rendille, a cui si affiancano gruppi minori come i borana, i gabra e gli elmolo, tutti popoli che hanno pochi contatti con il mondo moderno, preferendo il proprio stile di vita tradizionale, per la maggior parte nomade, tramandato da generazioni. Passato Isiolo, ultimo insediamento urbano, ci addentreremo nelle riserve di Samburu, Shaba e Buffalo Springs. Le tre riserve, ecologicamente affini, attraversate dal fiume Ewaso Nyiro, tutelano 440 kmq di savana semiarida contrastata da foreste che si estendono lungo il fiume, e si trovano fra 800 e 1200 mt di altitudine. In nessun altro luogo del Kenya è così facile avvistare i leopardi (soprattutto in Buffalo Springs), ma anche leoni, elefanti e bufali sono abbastanza comuni. Le riserve sono famose per ospitare alcune specie endemiche e in pericolo di estinzione, quali la zebra di Grevy, più grande e con striature più strette e fitte; lo struzzo somalo dalle zampe blu; la giraffa reticolata, con macchie castane più definite e collo più lungo, bellissima da vedere; il gerenuk, detto gazzella giraffa, che si distingue da gazzelle e impala comuni a causa del lunghissimo collo sviluppato per poter mangiare le foglie più alte degli alberi, alzandosi dritto sulle zampe posteriori; e gazzelle di Grant, con corna molto più sviluppate rispetto alle sorelle che vivono a sud. Buffalo Springs è un’area più piatta e con vegetazione meno fitta, caratterizzata da distese erbose intervallate da boschetti di acacie. Shaba, divenuta famosa per il reality show americano “Survivor: Africa”, è l’area meno visitata dagli scenari semidesertici, e meno ricca di animali, Samburu, a nord del fiume, presenta un territorio più ondulato con all’orizzonte l’imponente monte Ol Doinyo. Arrivo per pranzo al lodge all’interno del Samburu. Nel pomeriggio primo fotosafari nelle riserve. Rientro al lodge per osservare il tramonto, cena e pernottamento.
3°GIORNO: SAMBURU
Di prima mattina colazione al lodge, partenza per il fotosafari e visita di alcuni villaggi. I samburu, da cui il parco prende il nome, sono la principale etnia della regione. Strettamente imparentati con i masai con i quali condividono la lingua, si impastano i capelli con ocra rossa per proteggersi dal sole, e indossano abiti tradizionali molto colorati. Rientro al lodge per pranzo e relax. Nel pomeriggio altro fotosafari nei parchi. Cena e pernottamento al campo.
4°GIORNO: SAMBURU-LAGO NAKURU
Prima colazione e partenza. Oggi ritorneremo a sud, passando di nuovo sotto il Mount Kenya, fra bellissimi scenari e incontri con popolazioni locali, fino al Lago Nakuru National Park. Siamo nella Rift Valley, la fossa tettonica che si estende per 6000 km dal Mar Morto al Mozambic, attraverso Mar Rosso, Etiopia, Kenya, Tanzania e Malawi, formando paesaggi contrastanti che vanno da deserti a fertili colline, da vulcani a laghi immersi in scenari di commovente bellezza. Arrivo per pranzo al lodge. Tempo per relax. Nel pomeriggio fotosafari nel parco. Il piccolo lago salato protegge 500 specie di avifauna, fra cui milioni di fenicotteri rosa e pellicani che si radunano sulle rive, creando il più incredibile spettacolo di volatili al mondo. Facilmente avvistabili anche i rinoceronti bianco e nero, oltre a giraffe di Rothschild, antilopi d’acqua e tanto altro. Bellissimo il panorama che si gode dal Baboon cliff. Cena e pernottamento al lodge.
5°GIORNO: LAGO NAKURU-MASAI MARA
Prima colazione al lodge e partenza per il Masai Mara, attraverso panorami africani. La riserva del Masai Mara, dai 1.500 ai 2.170 mt di altitudine, istituita nel 1968 su una superficie di 1.510 kmq, è la più famosa area protetta del Kenya e forse la più suggestiva. Questa sterminata savana, interrotta da formazioni rocciose, macchie di acacie e tratti di foreste ripariali, è la classica savana che si vede nei films e documentari, dove la concentrazione della fauna ha dell’incredibile: elefanti, giraffe, zebre, leopardi, ghepardi, rinoceronti, bufali, ippopotami e tantissimi altri, fra cui 450 specie di volatili. Con la sua colonia di oltre 300 leoni, si aggiudica il primato della più alta densità in Africa, insieme al Serengeti che è la sua estensione naturale in Tanzania. Nel mese di Agosto il parco ospita l’evento più importante dell’intera Africa, che si sposta fra Kenya e Tanzania a seconda delle stagioni, un ecosistema migratorio intatto: il leggendario viaggio che gli gnu compiono dalle piane del Serengeti (in Tanzania) al fiume Mara, uno dei più spettacolari fenomeni del mondo animale, che recentemente è entrato a far parte della lista delle sette meraviglie. Milioni di questi goffi animali lasciano il Serengeti e si dirigono a nord in cerca di nuovi pascoli, per tornare nuovamente a sud nel mese di Ottobre, formando una colonna assordante, lunga fino a 40 km, alla quale si aggregano zebre, gazzelle e tante altre specie, attirando l’attenzione dei predatori. Il punto in assoluto più spettacolare, è l’attraversamento del fiume Mara proprio al centro della riserva: i branchi possono rimanere giorni sulla riva aspettando il momento per attraversare, poi, quando parte il capobranco, tutti si lanciano in un incredibile ammasso e groviglio di corpi, cercando di sfuggire ai coccodrilli, agli ippopotami e a tutti gli altri predatori attirati dall’abbondanza di cibo: uno spettacolo naturale unico al mondo! Il Masai Mara prende il nome dalla tribù che ospita: i Masai, popolo di guerrieri seminomadi che vive maggiormente nell’area centrale del Kenya e della Tanzania. Arrivo per pranzo al campo, pranzo e relax. Nel pomeriggio fotosafari nel parco. Cena e pernotto al campo.
6°GIORNO: MASAI MARA
Colazione e cena al campo. Giornata dedicata ai safari e visita ai villaggi locali. Pranzo a sacco.
7°GIORNO: MASAI MARA
Colazione e cena al campo. Giornata dedicata ai safari. Pranzo a sacco
8°GIORNO: MASAI MARA-SERENGETI
Prima colazione al campo e partenza nella prima mattina verso la Tanzania. Arrivati a Isebania border, disbrigo delle formalità doganali e ingresso in Tanzania. Cambio dei veicoli e guide. Attraverseremo altri bellissimi paesaggi africani, sosteremo per il pranzo a sacco e per fare foto, e arriveremo nel pomeriggio all’ Ikoma Gate, ingresso settentrionale del Serengeti National Park, da dove inizieremo il safari sulla strada verso il campo. Il Serengeti, 1300 mt di altitudine, è il proseguimento del Masai Mara in territorio tanzanese, dove però si estende per ben 14.763 kmq, quindi ben più grande del suo gemello! Pochi dimenticano il primo incontro con il Serengeti, dove le praterie sembrano estendersi all’infinito, dove i leoni si muovono a passo felpato attraverso le pianure aperte con le loro criniere al vento, e dove lo spettacolo della migrazione ha dimensioni amplificate. Da qui decine di migliaia di ungulati si spostano, guidati dal ritmo primordiale della sopravvivenza, alla volta del Masai Mara. La zona interessata al fenomeno, in Agosto, è la parte nord del parco, ovviamente al confine con il Kenya. Nel 1981, l’Unesco ha dichiarato il parco Patrimonio dell’umanità per la sua ricchissima biodiversità. La zona centrale del Serengeti, intorno all’area di Seronera, ha la più alta concentrazione di animali in ogni stagione, soprattutto di leoni e leopardi. Arriveremo nel tardo pomeriggio al campo, cena e pernottamento.
9°GIORNO: SERENGETI
Prima colazione, pranzo e cena al campo. Giornata dedicata ai safari nel central Serengeti.
10°GIORNO: SERENGETI
Prima colazione al campo e partenza verso l’area settentrionale del parco. Fotosafari durante il tragitto. Arrivo al campo nell’area settentrionale e pranzo. Nel pomeriggio fotosafari nel Serengeti settentrionale con possibilità di assistere al movimento migratorio dalla parte della Tanzania. Cena e pernotto al campo.
11°GIORNO: SERENGETI-LAGO NATRON
Prima colazione al campo. Fotosafari fino al Klein’s Gate, uscita settentrionale del Serengeti verso il lago Natron. La strada per raggiungere il lago è piuttosto lunga e polverosa, ma avvolta da un ambiente remoto e selvaggio che dona grandi emozioni e offre l’opportunità di incontrare i Masai in un contesto assolutamente non turistico. Pian piano la savana lascia spazio ad un paesaggio desertico, di una desolata bellezza quasi soprannaturale, che regala un’antica e incomparabile sensazione di spazio. Il lago Natron, inserito nella Rift Valley, a 600 mt di altitudine, è uno specchio di acqua alcalina lungo 56 km e largo 24, ma profondo solo 50 cm. Durante la stagione secca il lago si ritira lasciando scoperte superfici di fango grigio costellate di cristalli di soda, contemporaneamente il livello di salinità aumenta dando il via al proliferare di cianobatteri che si nutrono della luce solare attraverso un processo di fotosintesi. Tali batteri contengono un pigmento rosso vivo che dona al lago una sua tipica colorazione rosso intenso, con sfumature arancio e talvolta blu, punteggiate dal bianco della soda, creando uno spettacolo alquanto surreale. La vista più bella si ha arrivando dal Serengeti, dove, dalla strada sopraelevata, si gode appieno di questo paesaggio geologicamente molto stravagante, un luogo intatto e di massima spettacolarità! I cianobatteri, inoltre, costituiscono la principale fonte di nutrimento per i due milioni e mezzo di fenicotteri minori (il 75% della popolazione mondiale), che hanno eletto il Natron a unico luogo di riproduzione per tutta l’Africa orientale. Il periodo di riproduzione va da Agosto a Ottobre, quando la salinità del lago è ai livelli massimi, e il suo specchio è ricoperto da questi splendidi animali dalla colorazione rosa confetto. Pranzo a sacco durante il percorso. Sistemazione al campo. Nel pomeriggio passeggiata lungo un percorso roccioso che porta a delle cascate, dove è possibile fare il bagno. Rientro al campo per osservare il bellissimo tramonto, cena e pernottamento
12°GIORNO: LAGO NATRON-NGORONGORO CRATER
All’alba si parte a piedi, accompagnati da una guida Masai, per raggiungere le rive del lago, dove milioni di fenicotteri fanno da sfondo ai colori del cielo infuocato che si riflette sull’acqua, creando opportunità irripetibili per fotografie spettacolari. Rientro al campo per la colazione. Dopo colazione partenza alla volta del cratere Ngorongoro, attraversando ancora campagne desolate, con animali che brucano qua e là, e scorci sulla vera vita dei Masai. Arrivo al lodge per pranzo. Pomeriggio di relax per godersi il paesaggio e il bellissimo tramonto africano. Cena e pernottamento al lodge.
13°GIORNO: NGORONGORO-ARUSHA
Prima colazione al lodge. Giornata dedicata alla visita del parco. Con i suoi 19 km di ampiezza e una superficie di 264 kmq, il Cratere è una delle caldere più vaste al mondo. Le sue pareti ripide offrono ogni giorno uno spettacolo unico e impareggiabile. Meraviglioso, stupendo, mozzafiato, forse non bastano per descrivere la sorprendente bellezza degli eterei paesaggi verde-azzurri del Cratere del Ngorongoro. Magica la vista dal bordo, magica la discesa dentro il cratere, circondati da una concentrazione di animali selvatici senza eguali: una delle principali attrattive dell’Africa, conosciuta in tutto il mondo, e dichiarata, a ragione, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1979. Pranzo picnic nel cratere. Al termine della visita, proseguimento per Arusha e sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento.
14°GIORNO: ARUSHA-MAFIA ISLAND
Colazione in hotel e trasferimento in aeroporto.
Possibilità di rientrare in Italia oppure proseguire con un soggiorno mare su una delle belle isole della Tanzania: io per il mio gruppo ho scelto Mafia Island. Partenza con volo per Mafia Island con cambio a Dar Es Salaam. Trasferimento in hotel. Mafia Island è una piccola isola a sud di Zanzibar: uno spicchio di terra verde circondato da acque turchesi, isolette incontaminate e scintillanti banchi di sabbia bianca. Il suo parco marino, costituito a difesa del bellissimo patrimonio sottomarino e a protezione delle uova che molte tartarughe depositano sulle sue spiagge, è forse il più bello dell’arcipelago e copre una superficie di 822 kmq nella parte meridionale dell’isola. Molti resorts sono posizionati sulla spiaggia del parco, adatta più nei mesi invernali poiché negli estivi è molto battuta dai venti, come tutta la costa orientale. Cena e pernottamento in hotel.
15-21°GIORNO: MAFIA ISLAND
Soggiorno balneare presso l’ hotel prescelto. Possibilità di effettuare escursioni in barca sulle isolette, banchi di sabbia, e al parco marino per snorkeling o diving.
22°GIORNO: MAFIA ISLAND-DAR ES SALAM-ITALIA
Colazione in hotel e trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno.
23°: ITALIA
Arrivo all’aeroporto di partenza.