LA NOSTRA ESPERIENZA A ROATAN
Roatàn è l’isola maggiore delle Islas de la Bahìa, una vera e propria Perla Caraibica con una vegetazione rigogliosa, candide spiagge e acque cristalline dai fondali ricchi di coralli e pesci tropicali. L’isola non è grande ma ci sono molti posti da visitare per spezzare il relax balneare:
WEST END – E’ una piccola cittadina affacciata sul mare con decine di locali, ristoranti, centri immersione, negozi di souvenir, piccoli hotel e appartamenti per turisti. Sviluppata principalmente su poco più di un chilometro di strada lungomare, West End è il luogo ideale per bere una Salvavida (la birra locale per eccellenza) o per assaggiare una baleada (una sorta di taco in versione hondureña) passeggiando tranquillamente per strada.
WEST BAY – Situata al confine occidentale dell’isola l’area di West Bay è indubbiamente la più sfruttata turisticamente dell’isola con decine di resorts posizionati uno a fianco all’altro, che vanno a riempire completamente questo angolo di isola, affacciandosi tutti sulla incantevole ma spesso sovraffollata spiaggia di West Bay. Le sue acque cristalline meritano sicuramente una visita anche se non si risiede in uno dei suoi resorts, magari evitando i giorni o orari in cui le navi ci fanno sosta. Da West Bay partono inoltre numerose escursioni di ogni genere, dalle escursioni di snorkeling lungo la barriera localizzata proprio di fronte alla spiaggia, fino alle più impegnative escursioni in barca. In questa parte dell’isola si trova anche il Gumbalimba Park, presso il quale vivono diversi rappresentanti della fauna locale, come scimmie cappuccino, iguane e pappagalli, oltre ad un misto di oltre 200 specie di piante e fiori tropicali. Nel parco è possibile spostarsi anche con il canopy tour, un percorso composto da 17 piattaforme collegate da funi con le quali lanciarsi in mezzo al verde!
OAK RIDGE E JONESVILLE – Piccole cittadine di mare profondamente diverse rispetto alle zone più turistiche dell’isola, si sviluppano su palafitte abitate dai pescatori locali. Da qui è possibile partire per un tour delle mangrovie a bordo di un tipico cayucco, una piccola imbarcazione locale usata per spostarsi lungo le insenature di questa zona. Durante il tour si attraversa un suggestivo tunnel formato da grosse mangrovie, fino a sbucare in una piccola e suggestiva baia. Prima di concludere il giro vale la pena sostare all’Hole-in-the-Wall, un piccolo bar su palafitta immerso in un contesto naturale affascinante, in particolare al calar del sole.
SANTA ELENA – Piccola isola in un contesto autentico e affascinante. Qui la vita scorre lentamente e gli abitanti, che di turisti ne vedono davvero pochi, si dedicano principalmente alla pesca.
PUNTA GORDA – Il più antico insediamento di Roatàn abitato dall’etnia garifuna di origine africana giunta qui intorno alla fine del ‘700. Qui sembra di essere in un villaggio di pescatori africano che vive di tradizioni diverse, con balli tradizionali e cibi locali. Qui non si parla spagnolo ma un inglese particolare, dal momento che questa popolazione faceva parte delle colonie di schiavi dell’Impero Britannico.
COXEN HOLE – Capitale dell’isola, sede dell’aeroporto e di uno dei due porti turistici, Coxen Hole è una delle città più popolate e movimentate. Passeggiando tra l’intricato labirinto di vie ci si fa un’idea di quello che è veramente l’isola al di là delle spiagge e dei resort di lusso, osservando da vicino la vita di tutti i giorni dei suoi abitanti. Qui si trovano tutte le banche, gli uffici pubblici, i centri medici e alcuni dei maggiori supermercati, oltre a decine di negozi di ogni genere.
FRENCH HARBOUR – L’altro grande Centro abitato dell’isola con centri commerciali e negozi di ogni genere, un casinò e periferie alquanto degradate.
COPAN – Le meravigliose rovine di Copán, situate nella parte occidentale dell’Honduras, vicino al confine col Guatemala, si possono visitare da Roatan con un’escursione dell’intera giornata in aereo. Questo sito archeologico è uno dei più emblematici e fonte di numerose informazioni sulla presenza della civiltà Maya nella zona. Immerso in una rigogliosa foresta, Copán, chiamato anche “la Parigi del Mondo Maya, raggiunse il massimo splendore tra il secolo V e IX dopo Cristo e fu dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1980. Uno degli elementi più significativi del Sito è la Scala Geroglifica che contiene il testo scritto più lungo al mondo, con più di duemila segni e glifi che identificano la cultura Maya. Nonostante non sia ancora stato decifrato nella sua totalità, molti studiosi affermano che il testo narri la storia dinastica della città. La scala è realizzata in tufo, materiale che si presta molto ad essere scolpito ma è altrettanto soggetto all’erosione, per questo da diversi anni viene tenuta coperta da un telo che la ripara dagli agenti atmosferici. Il sito contiene anche il maggior numero di stele monumentali, fra le più belle, ed è famoso per le numerose sculture.